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DPI di Terza Categoria per i Lavori in Quota: Guida Completa

Le cadute da altezze superiori a due metri sono una delle principali cause di infortuni gravi o mortali nei cantieri e in altri ambienti di lavoro: secondo gli ultimi dati Inail, infatti, il 30% dei casi di incidente nel settore edile è dovuto a schiacciamento in movimento verticale o orizzontale contro un oggetto immobile (in 9 casi su 10 cadute dall’alto). Per ridurre questi rischi, è fondamentale l’uso dei Dispositivi di Protezione Individuale, i cosiddetti DPI. In particolare, i DPI per i lavori in quota sono quelli di Terza Categoria, che garantiscono protezione contro i pericoli mortali o che possono causare danni irreversibili per la salute del lavoratore.

In questo articolo vedremo quali sono le caratteristiche dei DPI di terza categoria per i lavori in quota e cosa prevede la normativa riguardo il loro uso e manutenzione.

DPI di Prima, Seconda e Terza Categoria

Prima di vedere nel dettaglio quali sono i DPI di terza categoria per i lavori in quota, occorre fare un passo indietro e capire cosa sono i DPI e le differenze tra le varie categorie. I Dispositivi di Protezione Individuale sono progettati per proteggere i lavoratori dai rischi che non possono essere eliminati attraverso misure di protezione collettiva. Essi si dividono in tre categorie in base al livello di rischio contro cui devono proteggere:

  • DPI di Prima Categoria: comprende i dispositivi destinati a proteggere i lavoratori da rischi minori. Esempi includono guanti da giardinaggio e occhiali da sole.
  • DPI di Seconda Categoria: include dispositivi che proteggono dai rischi di media gravità. Tra questi, troviamo caschi da lavoro, occhiali di protezione e guanti anti-taglio.
  • DPI di Terza Categoria: sono progettati per proteggere i lavoratori da rischi gravi o mortali. Questi includono dispositivi come autorespiratori, imbracature, e sistemi di arresto caduta per lavori in quota.

I DPI di Terza Categoria

Ma cosa si intende esattamente per “rischi gravi o mortali”? Essi comprendono:

  • sostanze e miscele pericolose per la salute;
  • atmosfere con carenza di ossigeno;
  • agenti biologici nocivi;
  • radiazioni ionizzanti;
  • ambienti ad alta temperatura (almeno 100 °C);
  • ambienti a bassa temperatura (-50 °C o inferiore);
  • cadute dall’alto;
  • scosse elettriche e lavoro sotto tensione;
  • annegamento;
  • tagli da seghe a catena portatili;
  • getti ad alta pressione;
  • ferite da proiettile o da coltello;
  • rumore nocivo.

I DPI di Terza Categoria per i Lavori in Quota

Come abbiamo visto, le cadute dall’alto rientrano tra i rischi gravi e mortali e quindi, per offrire la massima protezione possibile ai lavoratori in quota, è obbligatorio l’utilizzo di DPI di terza categoria. Vediamo ora quali sono i principali.

Imbracature

Questi dispositivi sono essenziali per lavorare in quota in modo sicuro, fornendo un sistema di ritenzione affidabile, fondamentale per evitare gravi conseguenze in caso di caduta. Le imbracature devono permettere ai lavoratori di operare in condizioni di massima sicurezza e di muoversi con agilità, poiché sono progettate per consentire una totale libertà di movimento durante le attività lavorative. Tra le più comuni ci sono le imbracature ventrali, che dispongono di ancoraggi posteriori e doppie asole inguinali.

Sistemi di Arresto Caduta

Sono fondamentali per garantire la sicurezza dei lavoratori in quota, bloccando in modo controllato eventuali cadute. Sono costituiti da una serie di componenti, come cordini di sicurezza, retrattori e assorbitori di energia, che lavorano insieme all’imbracatura per ridurre l’impatto della caduta e minimizzare il rischio di infortuni gravi. I sistemi di arresto caduta permettono ai lavoratori di svolgere le loro attività in altezza con maggiore tranquillità, sapendo di essere protetti in caso di incidenti. La loro progettazione assicura un uso pratico e agevole durante l’esecuzione dei lavori.

Elmetti

Probabilmente sono i dispositivi più comuni all’interno di questa categoria, poiché richiesti in numerosi settori lavorativi. Questi strumenti hanno il compito di proteggere la testa sia dalle cadute accidentali sia dalla caduta di materiali dall’alto. Gli elmetti certificati e conformi alle normative sono dotati di un sistema di aggancio sotto il mento che ne impedisce lo scivolamento. I modelli più avanzati possono essere dotati di una visiera per la protezione degli occhi da agenti irritanti, dispositivi di protezione acustica per salvaguardare l’udito, e possono essere equipaggiati anche con maschere per la protezione delle vie respiratorie.

Sistemi di Ancoraggio

I sistemi di ancoraggio forniscono punti di collegamento sicuri a cui agganciare i Dispositivi di Protezione Individuale. Esistono diversi tipi di sistemi di ancoraggio, che offrono flessibilità a seconda delle esigenze del cantiere. Questi sistemi possono essere installati in modo permanente su strutture come edifici o utilizzati temporaneamente in siti di lavoro specifici. Gli ancoraggi devono essere robusti e conformi alle normative vigenti per assicurare che possano sostenere il peso e le forze generate in caso di caduta.

Limitazioni dei DPI di Terza Categoria

Purtroppo, anche i migliori DPI di terza categoria non possono eliminare completamente il rischio di cadute dall’alto. Esistono infatti diversi fattori che contribuiscono ad aumentare le possibilità che si verifichino incidenti gravi, come ad esempio:

  • Mancanza di formazione: Per l’uso dei dpi di terza categoria la formazione è obbligatoria e deve essere erogata da professionisti abilitati. Un utilizzo scorretto, dovuto alla mancanza delle competenze tecniche può far aumentare notevolmente il rischio di incidenti.
  • Condizioni Ambientali: Il vento forte, la pioggia, il ghiaccio e altre condizioni atmosferiche avverse possono compromettere la sicurezza anche con l’uso di DPI appropriati.
  • Manutenzione e Usura dei DPI: I DPI devono essere mantenuti in perfette condizioni. L’usura o i danni ai dispositivi possono ridurre la loro efficacia.
  • Installazione Corretta: I sistemi di ancoraggio e i punti di fissaggio devono essere correttamente installati e utilizzati. Un’installazione scorretta può compromettere l’affidabilità di questi dispositivi.
  • Comportamenti a Rischio: L’adozione di comportamenti non sicuri o l’ignoranza delle procedure di sicurezza possono annullare i benefici offerti dai DPI.
  • Rischio residuo: l’applicazione delle misure di prevenzione e protezione riduce significativamente il rischio iniziale ma nella maggior parte dei casi non lo azzera del tutto.
  • Assenza di punti di ancoraggio: può capitare in alcune situazioni di lavoro in altezza (ad esempio operazioni di manutenzione sopra veicoli o aerei) che i DPI citati sopra non siano adoperabili perché non è possibile avere punti cui assicurarsi.

Una strategia per ridurre il rischio di incidenti può essere utilizzare alcuni DPI di seconda categoria come protezione aggiuntiva. Questi dispositivi possono contribuire a migliorare la sicurezza complessiva quando usati in combinazione con i DPI di terza categoria e mitigare le conseguenze di una eventuale caduta.

Un dispositivo che si presta in questo senso è WorkAir, un airbag indossabile come un normale capo di abbigliamento che, grazie a dei sensori e all’algoritmo ad attivazione elettronica, riesce a rilevare con grande precisione le condizioni di un’eventuale caduta e a intervenire gonfiandosi. In questo modo protegge efficacemente la schiena e il torace del lavoratore dall’impatto col terreno o dall’effetto pendolo contro strutture circostanti il piano di lavoro, senza inficiarne il comfort. 

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